Come ogni volta davanti ad un astratto mi trovo nel dubbio: cercare di capire o guardare ed ammirare? Credo che, in fondo, sia per l'astratto che per il reale conti soprattutto il filtro che la nostra mente applica all'immagine; in questo caso ho la sensazione palpabile del movimento, della simmetria, della perfezione, e allo stesso tempo del caos primordiale, del big-bang ancestrale, della follia di tutte le energie liberate. Insomma, e' un poster che terrei volentieri in una stanza personale.... Per quanto riguarda il "verdino" che circola nelle mie foto, hai messo il dito nella piaga: si tratta di un difettuccio alla vista (l'ho ammesso anche nelle mie note personali) che non e' proprio daltonismo ma mi impedisce di discriminare bene alcune gamme di colori soprattutto nel range dei rossi. Non e' che la cosa mi renda piu' nervoso, ma il risultato e' che se smanetto troppo con Photoshop non mi accorgo di avere davanti cieli rosa o prati viola... Per quanto riguarda Tania, dici che e' un peccato non sia un auto: si, forse per Tania....! A presto. MM